Si è tenuto nel pomeriggio di oggi, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, l'incontro per discutere del piano industriale dell'Ast, dopo che l'accordo sottoscritto nel 2014 è scaduto il 3 dicembre scorso.
All'incontro erano presenti il vicecapo di gabinetto del ministero, Sorial, il management della Acciai speciali Terni, guidato dall'amministratore delegato Burelli, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm, le istituzioni locali, con il sindaco di Terni, Latini, e la Regione Umbria.
"Le linee guida illustrate oggi dall'azienda - hanno dichiarato Rosario Rappa, segretario nazionale, e Mirco Rota, coordinatore nazionale della siderurgia per la Fiom - riguardanti occupazione, produzione e investimenti non ci hanno convinto. Sia perché si riducono i volumi da produrre rispetto al vecchio piano, sia perché si riduce l'occupazione, con 68 esuberi tra i diretti e i 136 interinali, e sia perché non c’è chiarezza per quanto riguarda la qualità e l’efficacia degli investimenti."
"Inoltre - continuano - rimangono forti dubbi per quanto riguarda il proposito aziendale di procedere con alcune terziarizzazioni, ad oggi non specificate."
"Abbiamo richiesto ad Ast di poter avere un testo che riassuma le linee del piano industriale. È stato convenuto un incontro in sede ministeriale, che dovrebbe essere calendarizzato nella prima metà di marzo, nel quale l'azienda si è impegnata a produrre un piano industriale dettagliato."
"Per evitare di trovarci davanti a situazioni sgradevoli - concludono Rappa e Rota -abbiamo chiesto al governo, che ha dichiarato di ritenere strategica l'azienda e la sua produzione di acciaio inox, di seguire direttamente la trattativa e all'azienda di non prendere iniziative unilaterali fino al prossimo incontro."
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 13 febbraio 2019