“La legislazione dà ampio margine alle imprese di utilizzare la flessibilità del mercato del lavoro nel modo più appropriato. Uno strumento, come quello predisposto dal Governo, utile a impedire le distorsioni che le imprese in questi anni hanno perpetrato, non può che trovarci d'accordo. Tuttavia, non è corretto paventare che le imprese non rinnoveranno i contratti a termine non più rinnovabili, in quanto a rimetterci, oltre ai dipendenti che perdono il proprio posto di lavoro, sono le imprese che negli anni hanno investito nella formazione.
Federmeccanica dice che il 33% si riserva di valutare la situazione alla scadenza. Ci auguriamo che le imprese nel valutare la loro linea di condotta investano sulla persona e sul lavoro. Federmeccanica in questi anni ha detto che le imprese sceglievano di mettere la persona al centro. Auspichiamo che questo avvenga a partire dalle migliaia di lavoratori e lavoratrici che chiedono di uscire dalla precarietà”.
Lo dichiara Michela Spera, segretaria nazionale Fiom-Cgil.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 5 dicembre 2018
Dl Dignità. Spera (Fiom), imprese investano su persona e lavoro
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