Con un emendamento alla manovra economica in commissione bilancio della Camera dei Deputati si rischia di imboccare la strada sbagliata investendo milioni di euro della collettività per pochi privati a cui scontare con un bonus l'acquisto dell'auto elettrica e invece scaricare sui cittadini che non potendo acquistare l'elettrico sono condannati a pagare una imposta aggiuntiva che farebbe lievitare il costo del veicolo.
É necessario che il ritardo nel nostro Paese sia colmato con investimenti delle aziende e del Governo per realizzare la rivoluzione ecologica dell'auto a partire dalle infrastrutture di ricarica delle auto elettriche e nel processo di trasformazione del nostro sistema industriale dell'automotive verso auto ecologiche con progetti di ricerca e sviluppo con risorse pubbliche e private.
La vera scommessa è nella pianificazione di un programma di trasformazione della filiera della produzione di auto, garantendo l'occupazione: per questo la Fiom ha proposto la costituzione di una commissione nazionale dell'automotive con il Governo e i centri di ricerca e le Università.
Con questi provvedimenti estemporanei si rischia di non raggiungere l’obiettivo dell’abbassamento delle emissioni e di mettere in crisi l’occupazione negli stabilimenti italiani.
Chiediamo l'apertura di un confronto non per investire per pochi, ma per le auto di massa ecologiche e nel “car sharing” ibrido ed elettrico.
Lo dichiara in una nota Michele De Palma segretario nazionale Fiom e responsabile auto motive.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 5 dicembre 2018
Auto (De Palma): Governo imbocchi la strada verde e investa sulle infrastrutture per la ricarica dell'auto elettrica
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