Nella giornata degli investitori per Fca, la Fiom ha realizzato in tutti gli stabilimenti del gruppo iniziative per mettere al centro i lavoratori. Uno degli obiettivi dell’iniziativa della Fiom è stata nel corso di questi anni ottenere investimenti per aumentare i modelli e innovare le auto.
La Fiom ritiene negativa la notizia data dall’amministratore delegato secondo cui la piena produzione sarà raggiunta nel 2022: per i lavoratori italiani continua il rinvio di altri 4 anni.
È indispensabile, per la salvaguardia dell’occupazione, che l’implementazione dei modelli e le versioni ecologiche abbiano tempi certi nella loro realizzazione negli stabilimenti.
Riteniamo positiva, anche se in ritardo rispetto ai cambiamenti nel settore, la scelta dell’azienda di convertire le produzioni, investendo sull’elettrico e sull’ibrido: era uno degli obiettivi che come Fiom c’eravamo posti per una svolta ecologica dell’auto e per salvaguardare l’occupazione in Italia. Obiettivi di innovazione come sul self drive che, per essere realizzati, necessitano del coinvolgimento dei lavoratori a partire da chi è impegnato in ricerca, sviluppo in relazione con le Università.
Le dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato sugli investimenti e i modelli prevede una concentrazione nelle produzioni di alta gamma, riteniamo che sia fondamentale mantenere le produzioni di auto di massa. Le notizie date oggi a investitori, giornalisti e sindacalisti - con l’esclusione della Fiom - dovranno essere oggetto di un confronto nazionale e unitario per tradurre gli annunci in un piano industriale e occupazionale negli stabilimenti italiani. Investimenti che dovranno garantire la rioccupazione di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, scongiurando definitivamente i pericoli a partire da Pomigliano d’Arco e Mirafiori.
E’ necessaria l’apertura di un confronto nazionale e unitario che affronti il tema della transizione dalle produzioni in essere a quelle previste dal piano, per allineare occupazione e ammortizzatori sia per il futuro degli stabilimenti d’assemblaggio sia per quelli impegnati sulle motorizzazioni diesel, vista la scelta dell’azienda di superare questa motorizzazione.
Il workers day che abbiamo realizzato con i lavoratori in tutti gli stabilimenti ha parlato oggi al management di Fca perché cambino e migliorino le condizioni di lavoro, salariali e contrattuali per i lavoratori di tutti i gruppi, compresa CNHi e Marelli.
Il management deve investire sui lavoratori a partire dal salario e dalle condizioni di lavoro in tutti i gruppi.
Lo spin off della Magneti conferma le incertezze su un gruppo che ha raggiunto risultati importanti nell’innovazione e diversificazione a partire dal motore elettrico: Marelli è un asset importante per l’industria italiana.
Per la Fiom il Workers Day ha parlato anche al nuovo governo: l’auto è un settore strategico su cui far partire presto un tavolo nazionale per raggiungere gli obiettivi dell’innovazione attraverso auto più sicure, più ecologiche e condivise, l’obiettivo della crescita delle produzioni in Italia è fondamentale anche per l’indotto e la componentistica.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 1 giugno 2018