“L'evolversi della crisi politica produce effetti istituzionali inediti e potenzialmente dirompenti nel rapporto tra istituzioni e cittadini. L'integrità della nostra Costituzione, e il rispetto integrale dell'art.1, che recita «L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione» sono, insieme al bilanciamento e alla separazione dei poteri, l'architrave per la tenuta democratica del Paese.
Il quadro di ingovernabilità emerso con il voto del 4 marzo è il risultato della legge elettorale e di scelte compiute dalle forze politiche nel corso degli ultimi anni che hanno condizionato anche questi 83 giorni di crisi.
Per la Fiom la “via maestra” era ed è la nostra Costituzione sia nei suoi principi che nella sua applicazione materiale. Il lavoro con le sue drammatiche priorità - la salute e la sicurezza, la disoccupazione, la precarietà, le crisi industriali irrisolte, la mancanza di una adeguata protezione sociale, l'aumento delle disuguaglianza - devono rappresentare i punti principali di risposta e di ricostruzione del rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini.
In questi anni tale rapporto di fiducia è stato minato dalla crisi economica, dalle politiche di austerità dalla cancellazione dei diritti e dal riemergere di nuovi fascismi e razzismi.
La Fiom oggi come ieri ritiene che nei momenti di crisi è necessario investire nella democrazia e nella partecipazione”.
Lo dichiara in una nota la segreteria nazionale della Fiom-Cgil.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 28 maggio 2018
Governo. Fiom, Democrazia e Costituzione: la via maestra per uscire dalla crisi
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