“Si sono svolti dall'inizio della settimana diversi incontri presso il Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Ilva alla presenza del Vice Ministro Teresa Bellanova, dei Commissari, dell'azienda e delle organizzazioni sindacali. Al termine degli incontri abbiamo unitariamente considerato che è ormai esaurita questa fase negoziale. Senza una modifica delle posizioni di Arcelor Mittal su occupazione, salari e diritti per i lavoratori, la trattativa non può riprendere. Mentre in precedenza si era discusso del salario, registrando grandissime distanze sul Pdr, oggi il tema è stato l'occupazione. Arcelor Mittar ha ribadito la volontà di partire da 10 mila lavoratori per arrivare a 8.500 nel 2023, mentre ovviamente l'occupazione va garantita a tutti i 14 mila dipendenti. Continuando a pretendere di tagliare salari, lavoro e diritti non si va da nessuna parte.
Nei prossimi giorni saranno convocate le assemblee per spiegare ai lavoratori quanto sta accadendo e le RSU definiranno le forme di mobilitazione. Da oggi siamo in stato di agitazione e saranno programmate delle iniziative di sciopero che accompagneranno questa fase”. Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale della Fiom- Cgil.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 26 aprile 2018