“Si è svolto questa mattina presso la sede del Ministero dello sviluppo Economico l’incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali e dalle Istituzioni locali, riguardante la situazione dello stabilimento AST con particolare riferimento alle prospettive future del sito alla luce delle recenti dichiarazioni da parte della proprietà in merito ad una possibile vendita. A distanza di tre anni dalla sottoscrizione dell’accordo sindacale riguardante Acciai Speciali Terni sono stati raggiunti importanti risultati in termini di bilancio (utili anno in corso pari a 87 milioni di euro) e un mantenimento in termini occupazionali, dove a tutt’oggi gli occupati risultano pari a 2.378 dipendenti AST e 112 lavoratori somministrati.
Rispetto ai volumi produttivi si sta rispettando sostanzialmente l’obiettivo di un milione di tonnellate prodotte con una tendenza, per l'anno prossimo, che porta al superamento di questi volumi. Come Fiom-Cgil, nonostante questi apprezzabili risultati raggiunti, anche per effetto degli impegni contenuti nell’accordo sindacale, abbiamo evidenziato la necessità di un confronto con l’azienda per quanto riguarda il tema degli aspetti complessivi di gestione dello stabilimento riguardante gli investimenti, l'ambiente, l'organizzazione del lavoro, le strategie commerciali e la redistribuzione economica degli utili verso i dipendenti; a fronte degli utili positivi raggiunti, riteniamo che per l'azienda non ci sono più alibi sui temi sopra detti.
Inoltre, di fronte alla dichiarazione dell’azienda - a nome del gruppo dirigente europeo - di non ritenere strategico lo stabilimento di Terni e allo stato attuale di non aver ricevuto alcuna manifestazione di interesse, insieme alle istituzioni abbiamo chiesto al Governo la convocazione di un nuovo incontro con la presenza del gruppo dirigente tedesco responsabile delle scelte future riguardanti lo stabilimento ternano.
E' per noi assolutamente prioritario conoscere in tempi adeguati eventuali interessi di gruppi industriali e in particolare il loro piano industriale e i loro programmi di sviluppo. L'attuale situazione di non chiarezza genera preoccupazione anche rispetto agli obiettivi di sviluppo futuro dello stabilimento, sia occupazionali, sia produttivi.
Alla luce delle nostre preoccupazioni, oltre a quelle esplicitate anche da Comune e Regione, il Governo si è impegnato a convocare un prossimo incontro per il mese di gennaio con la presenza della proprietà tedesca”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Mirco Rota, coordinatore nazionale siderurgia Fiom e Claudio Cipolla segretario generale Fiom Terni.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 14 dicembre 2017