I sacrifici dei lavoratori di Almaviva spa, l’azienda di informatica del gruppo Almaviva, hanno permesso all’azienda di uscire dalla peggiore crisi dal tempo della sua costituzione.
In questi anni i lavoratori hanno sopportato cassa integrazione, contratti di solidarietà e la sospensione/riduzione di parti del contratto integrativo aziendale continuando, con il loro impegno, a garantire il buon funzionamento dell’azienda.
Oggi che la fase acuta della crisi è ormai alle spalle, che i bilanci sono tornati positivi e che le prospettive sono finalmente di crescita, l’azienda chiede altri tagli ai salari e respinge l’uso solidale e ridotto dell’ammortizzatore sociale, rifiutando di trattare sulla proposta sindacale.
I lavoratori non sono un bancomat a disposizione dell’azienda.
Con lo sciopero di domani chiediamo di aprire una vera trattativa sulla base della proposta sindacale, unica strada per arrivare a un accordo condiviso ed equilibrato.
Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 13 dicembre 2017