Si è tenuto oggi al ministero dello Sviluppo Economico l'incontro per la vertenza dello stabilimento Alcoa di Portovesme, con la presenza del ministro Calenda, della viceministra Bellanova, delle istituzioni locali, a partire dal presidente della Sardegna Pigliaru, dei rappresentanti nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm.
Il ministro ha informato il tavolo del fatto che non esiste più l'interessamento di Glencore e di aver chiesto ad Alcoa di sospendere lo smantellamento e garantire un periodo di tempo necessario all'individuazione di un nuovo acquirente per lo smelter di Portovesme, operazione nel quale il Governo si porrebbe come 'filtro pubblico'.
Per Rosario Rappa, segretario nazionale della Fiom, "in attesa della risposta di Alcoa alla proposta fatta dal ministro riteniamo positivo che il Governo, imprimendo alla vertenza un cambio di passo, abbia deciso di farsi carico dell'individuazione di un nuovo acquirente".
"Siamo al contempo consapevoli che non è stato ancora raggiunto nessun risultato e che la vera svolta si avrà se Alcoa risponderà positivamente alla richiesta del Governo."
"Apprendiamo infine - conclude Rappa - che il Sulcis sarà riconosciuto come 'area di crisi complessa', mettendo così a disposizione risorse per il reinsediamento industriale."
Il prossimo incontro di aggiornamento si terrà in Sardegna.
Circa 150 operai Alcoa arrivati questa mattina dalla Sardegna hanno atteso l'esito dell'incontro davanti al ministero.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 13 settembre 2016