La Corte di cassazione ha confermato, nel tardo pomeriggio di ieri, le pene inflitte ai responsabili dell'incidente che la notte fra il 5 e il 6 dicembre 2007 spezzò la vita di Antonio, Rosario, Giuseppe, Angelo, Roberto, Rocco e Bruno, operai della ThyssenKrupp di Torino.
Per Maurizio Marcelli, responsabile salute e sicurezza Fiom, "i giudici della Corte di cassazione hanno fatto giustizia, respingendo la vergognosa richiesta del sostituto procuratore generale, che rappresentava l'accusa, di rifare il processo per ridurre le pene agli imputati, confermando le condanne per tutti".
"Per una volta - continua - vedremo i responsabili della morte di lavoratori scontare la pena in carcere, sperando che questo sia di monito per tanti imprenditori e dirigenti aziendali che il più delle volte antepongono gli obiettivi della produttività a quelli del rispetto della sicurezza."
"La sentenza -conclude - rappresenta anche il riscatto di una magistratura che tante volte è disattenta ai diritti dei lavoratori e soprattutto della loro vita."
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 14 maggio 2016