In Italia si discute tanto della giustizia ma mai di una giustizia che condanna i colpevoli dei morti sul lavoro.
Ormai nella magistratura l'attenzione dovuta al rispetto dei diritti sul lavoro e soprattutto del diritto alla vita dei lavoratori è andata via via diminuendo fino ad arrivare alla vergognosa, cosìdeve essere giudicata, richiesta del sostituto Procuratore della Cassazione di rifare il processo agli imputati colpevoli della morte dei lavoratori della ThyssenKrupp del 6 dicembre 2007 per ridurre le pene.
La Fiom non e non subirà in silenzio questa richiesta e chiede a tutti, dalle forze politicheal mondo della cultura, agli stessi componenti della magistratura che si appellino pubblicamente al collegio giudicante affinché decida diversamente da quanto richiesto dal Procuratore generale per il rispetto dei lavoratori morti e dei diritti di tutti i lavoratori.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 13 maggio 2016