Quello di ieri tra le organizzazioni sindacali e il Governo, rappresentato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio De Vincenti, è stato un incontro interlocutorio. Ma per Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom e responsabile della siderurgia “ora Glencore, con l'eventuale accordo di lungo termine sul costo dell'energia, non ha più alibi. Il Governo infatti ha offerto alla società anglo-svizzera un costo dell'energia, per i prossimi 10 anni, senza uguali in Europa”.
“Allo stesso tempo, di fronte a una eventuale decisione negativa di Glencore, il Governo deve spiegare cosa intende mettere in campo per dare seguito agli impegni presi dal premier Renzi a suo tempo per il Sulcis.”
“Per la Fiom – conclude Rappa – come ha ribadito qualche giorno fa Maurizio Landini in Sardegna, è giusto che il Governo abbia un ruolo diretto sulla vertenza Alcoa, poiché il nostro paese è uno dei maggiori utilizzatori di alluminio ma si corre il rischio di non produrlo più. Se vogliamo essere ancora un paese industriale, occorre che le industrie siderurgiche e dell'alluminio continuino a ricoprire un ruolo importante e per questo è necessario anche un indirizzo pubblico per promuovere l'industria e indurre gli imprenditori a investire.”
Il Governo ha chiesto a Glencore di dare definitivamente una risposta sulla propria disponibilità entro fine febbraio, il prossimo 7 marzo è convocato un incontro al ministero dello Sviluppo economico per fare il punto della situazione.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 17 febbraio 2016