Con una decisione unilaterale e incomprensibile, Abb Italia ha annunciato nei giorni scorsi che procederà a 7 licenziamenti, senza nemmeno valutare la possibilità di individuare soluzioni meno traumatiche nell'affrontare la riorganizzazione del Gruppo.
Immediata la reazione del Coordinamento sindacale di Fim, Fiom e Uilm che ha proclamato 2 ore di sciopero e assemblee in tutti i siti del Gruppo, fino a una manifestazione di fronte alla Regione Lombardia, oltre a prevedere incontri con le istituzioni locali, i sindacati europei e IndustriAll Europe, e il ministero dello Sviluppo economico.
Per Canio Calitri, responsabile del Gruppo per la Fiom nazionale, “la scelta di Abb di attivare procedure di mobilità senza preoccuparsi di individuare soluzioni condivise e non traumatiche peggiora drasticamente le relazioni sindacali nel Gruppo. È inaccettabile non trovare soluzioni condivise e non traumatiche per 7 persone in un gruppo che in Italia conta quasi 6.000 dipendenti”.
“Abb Italia – aggiunge – non dà un quadro compiuto della riorganizzazione. La domanda è, ora, chi e quanti saranno i prossimi? E con quali strumenti saremo in grado di risolvere il problema attuale e quelli futuri?”
“L’obiettivo della mobilitazione che come sindacati abbiamo messo immediatamente in campo è di evitare qualsiasi licenziamento e l’apertura di un confronto serio sulle prospettive complessive del Gruppo Abb in Italia, riportando alla normalità relazioni sindacali oggi fortemente compromesse dal comportamento della Direzione aziendale.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 5 febbraio 2016