Da questa mattina centinaia di lavoratori delle aziende dell'indotto dell'Eni di Gela hanno invaso pacificamente l'aeroporto di Comiso per rivendicare il diritto al lavoro, al sostegno al reddito.
Per Sergio Bellavita, responsabile Fiom del settore del petrolchimico" i lavoratori, impegnati ormai da settimane nei blocchi intorno al petrolchimico, sono giustamente indignati e stanchi di una politica che si disinteressa della drammatica condizione di migliaia di famiglie, di un'intera città sfruttata, avvelenata e poi abbandonata dall'Eni. Con loro in prima fila ci sono i vertici della Fiom Sicilia con il segretario Roberto Mastrosimone e quelli gelesi con Orazio Gauci."
"Il governo Renzi, la Regione Sicilia e l'Eni - conclude - non possono sfuggire alle loro responsabilità. La protesta sacrosanta dei lavoratori è solo all'inizio ed è destinata a turbare i sonni tranquilli della politica e delle istituzioni."
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 3 febbraio 2016