Mauro Faticanti, coordinatore Fiom della siderurgia, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione
Come Fiom siamo impegnati a tutti i livelli a difendere la siderurgia a Piombino e su tutto il territorio nazionale. Lo facciamo come sempre con gli strumenti del sindacato: rapporto con i lavoratori, contrattazione con l'azienda e confronto con tutti, nessuno escluso.
Da quello che si legge oggi sulla stampa, il sindaco di Piombino Massimo Giuliani ritiene che le mie affermazioni dei giorni scorsi siano fuori luogo e sottostimino il lavoro fatto dalle istituzioni. Vorrei anche io, dopo che lo ha fatto la Rsu Fiom Aferpi/Lucchini con un proprio comunicato, tranquillizzare il sindaco.
E aggiungo dell'altro. Io non penso assolutamente che il lavoro delle istituzioni sia vano, tutt'altro. Io credo sia fondamentale il ruolo dell'attuale amministrazione così come è stato encomiabile il lavoro dell'amministrazione Anselmi, durante la quale è stato chiuso l'altoforno, ma questo lavoro è utile se ognuno rispetta il lavoro e le autonomie di ciascun soggetto sociale. Dunque il sindaco faccia il sindaco, le altre istituzioni facciano lo stesso e lascino fare al sindacato il proprio ruolo.
La Fiom nazionale, nel rispetto della propria autonomia, ritiene che debbano essere i lavoratori i protagonisti principali di questa stagione e dunque sappia il sindaco che avrà in noi, se si rispettano le autonomie di ognuno, un interlocutore serio e affidabile.
Se invece a fronte del grido di allarme lanciato dai sindacati il 27 agosto scorso, in relazione al mancato rispetto del cronoprogramma dei lavori e degli investimenti contenuti nel piano industriale dal quale dipendono le sorti e i destini di chi sta dentro e di chi sta fuori dall'azienda compreso l'indotto, si veicola un messaggio opposto, è evidente che si provoca un cortocircuito che, questo sì, non fa bene a nessuno.
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 20 settembre 2015