Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom-Cgil, e Fabrizio Potetti, responsabile Fiom per Agile, hanno rilasciato la seguente dichiarazione.
Nella mattinata di ieri, presso il ministero dello Sviluppo economico, è stato sottoscritto un protocollo d'intesa per l'occupazione e la legalità che ha visto coinvolti, oltre al Mise rappresentato dal sottosegretario Giacomelli, Infratel, le associazioni delle imprese di telecomunicazioni e di installazioni telefoniche e le organizzazioni sindacali delle categorie dei lavoratori delle telecomunicazioni e dei metalmeccanici.
Il protocollo si pone l'obiettivo, a fronte degli investimenti pubblici previsti dal Piano denominato “strategia italiana per la banda ultralarga”, di tutelare le situazioni di crisi occupazionale nel settore delle telecomunicazioni, garantire la legalità e la sicurezza nei rapporti di lavoro e contrastare la corruzione.
Come Fiom riteniamo che il protocollo sia un primo passo verso il contrasto all'illegalità negli appalti pubblici e verso la salvaguardia dell'occupazione nel settore. Fatto questo, ora abbiamo bisogno di passi più decisi. Sugli appalti è necessario intervenire modificando profondamente la legislazione. Noi abbiamo delle proposte in questo senso: la tutela dei trattamenti retributivi e previdenziali dei lavoratori attraverso la responsabilità in solido; il contrasto all'illegalità e alle infiltrazioni malavitose attraverso la reintroduzione degli indici di congruità a garanzia dei livelli occupazionali; il contrasto al massimo ribasso e l'introduzione della clausola sociale nei campi di appalto; l'esclusione dalle procedure di appalto delle imprese che abbiano violato gli obblighi contrattuali.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 16 settembre 2015