Bruno Papignani, coordinatore nazionale Fiom del Gruppo Fincantieri, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
Quello che sta succedendo nel cantiere di Monfalcone, e in Fincantieri in generale, fa parte degli argomenti motivo di discussione nella trattativa per il rinnovo dell'integrativo aziendale in corso da mesi. Ed è da mesi che la direzione del Gruppo fa orecchie da mercante e mantiene una posizione assurda, arrivando ad affermare perfino che i lavoratori e le loro lotte rovinano l'immagine dell'azienda, che alla luce di quello che sta succedendo diventa perfino ridicola.
Io penso che a Monfalcone come altrove la Magistratura deve andare avanti col proprio lavoro. Di certo l'azienda e il Governo non possono scaricare le colpe del gruppo dirigente di Fincantieri sui lavoratori, i quali devono vedersi riconosciuti immediatamente gli ammortizzatori sociali, e l'azienda non può restare nell'ambiguità per esercitare pressioni indebite come è solita fare.
È chiaro, altresì, che se il gruppo dirigente sbaglia deve pagare, non possono essere per loro colpe messi in discussione il futuro è l'integrità del cantiere di Monfalcone e di tutti i cantieri Italiani.
Infine, io credo che sia sconcertante la latitanza del Governo su fatti come questi, in un'azienda a maggioranza pubblica.
Ufficio stampa Fiom
Roma, 30 giugno 2015