La capacità di mobilitazione dei lavoratori della Whirlpool e la trattativa che in queste settimane ha di volta in volta affrontato e discusso soluzioni per lo stabilimento di None, per gli impiegati - di Fabriano, Milano e Varese - per i siti di Fabriano e di Comunanza, di Napoli e di Varese ha fatto cambiare il piano industriale a Whirlpool.
L'azienda oggi si è presentata al tavolo dichiarando che presenterà un nuovo piano industriale che prevede il mantenimento della sua presenza nello stabilimento di Carinaro e che - con il sostegno economico che l'azienda prevede di riconoscere ai prepensionamenti, alle dimissioni volontari incentivate, ai trasferimenti - non prevede la presenza di esuberi strutturali in Campania.
L'azienda ha dichiarato di aver individuato una attività specifica di Whirlpool, nell'area della componentistica, strategica per l'azienda, di lungo periodo, che riguarda tutta l'area Emea; sui contenuti del nuovo piano industriale si potrà discutere secondo l'azienda a partire dal prossimo incontro che è stato fissato il 23 giugno alle ore 10.
Inoltre, la direzione aziendale del Gruppo ha affermato di pensare, per lo stabilimento di Teverola sempre in provincia di Caserta - dove non si lavora dal febbraio 2014 - a una possibile reindustrializzazione, per la quale ha già ricevuto sette diverse proposte da soggetti esterni.
Per Landini, segretario generale della Fiom: "Siamo di fronte a una modifica sostanziale del piano: sul tavolo non c'è più la chiusura dello stabilimento di Carinaro. È un risultato della trattativa e soprattutto della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo, che da subito hanno messo in campo iniziative di mobilitazione fino allo sciopero e alla manifestazione di venerdì scorso a Varese".
"È ora necessario - ha continuato - capire bene il dettaglio della proposta e questo si potrà fare a partire dal prossimo incontro di mercoledì prossimo 23 giugno."
L'azienda ha dichiarato di aver individuato una attività specifica di Whirlpool, nell'area della componentistica, strategica per l'azienda, di lungo periodo, che riguarda tutta l'area Emea; sui contenuti del nuovo piano industriale si potrà discutere secondo l'azienda a partire dal prossimo incontro che è stato fissato il 23 giugno alle ore 10.
Inoltre, la direzione aziendale del Gruppo ha affermato di pensare, per lo stabilimento di Teverola sempre in provincia di Caserta - dove non si lavora dal febbraio 2014 - a una possibile reindustrializzazione, per la quale ha già ricevuto sette diverse proposte da soggetti esterni.
Per Landini, segretario generale della Fiom: "Siamo di fronte a una modifica sostanziale del piano: sul tavolo non c'è più la chiusura dello stabilimento di Carinaro. È un risultato della trattativa e soprattutto della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo, che da subito hanno messo in campo iniziative di mobilitazione fino allo sciopero e alla manifestazione di venerdì scorso a Varese".
"È ora necessario - ha continuato - capire bene il dettaglio della proposta e questo si potrà fare a partire dal prossimo incontro di mercoledì prossimo 23 giugno."
Ufficio stampa Fiom
Roma, 17 giugno 2015