Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom-Cgil, e Massimiliano Guglielmi, segretario generale della Fiom di Caserta, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione congiunta.
Dopo una trattativa che si è prolungata fino alle 6 di questa mattina è stata raggiunta un'ipotesi di accordo per la cessione di Ericsson a Jabil.
In sintesi, l'accordo prevede l'assegnazione di commesse da parte di Ericsson alla newco Jabil circuit Caserta (Jcc) che garantiranno attività di produzione, inclusi i filtri radio frequenza, e servizi di riparazione e logistica nel triennio che va dall'aprile 2015 fino al 31 marzo 2018. A questo si aggiungeranno le attività produttive dell'intero catalogo del prodotto Spo (smart packet optical), che oggi Ericsson faceva svolgere ad un competitor di Jabil in Malesia.
Queste attività porteranno un investimento di due milioni di euro per macchinari e formazione – che si aggiungeranno ai sei milioni di investimento previsti nel triennio 2015/2017 – e garantiranno lavoro per 40 addetti in più.
Dopo marzo 2018 la Jcc sarà comunque fornitore unico di Ericsson per i prodotti e i servizi delle reti ottiche. La Jcc si impegna a garantire lavoro fino al marzo 2018 sufficiente a saturare 335 risorse sui circa 400 oggi impiegati nel sito e si impegna altresì a non utilizzare fino al 31 marzo 2019 provvedimenti unilaterali di riduzione del personale e a gestire eventuali eccedenze con ammortizzatori sociali conservativi.
Ogni sei mesi si svolgerà presso il ministero dello Sviluppo economico un incontro di monitoraggio dell'accordo sottoscritto, il primo dei quali è già programmato a giugno. In quella sede, a partire dalla dichiarazione del viceministro allegata all'ipotesi d'accordo, che si impegna ad agire sul fronte delle strategie industriali per il settore delle tlc con i piani "Banda ultralarga" e "Crescita digitale", le organizzazioni sindacali incalzeranno il Governo al fine di ottenere ricadute positive nelle aziende di telecomunicazioni con attività manifatturiere e di ricerca e sviluppo nel nostro paese.
La Fiom ritiene che l'ipotesi di accordo sia, nella situazione attuale, la migliore possibile, raggiunta grazie a più di un mese di dura lotta delle lavoratrici e dei lavoratori con numerose iniziative di mobilitazione che hanno coinvolto anche le istituzioni nazionali e territoriali.
Da domani la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori che, attraverso il referendum, decideranno se approvare o meno l'ipotesi raggiunta.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 10 marzo 2015