Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom-Cgil, ha rilasciato stamane la seguente dichiarazione.
«Ieri pomeriggio si è svolto presso il ministero dello Sviluppo economico un primo incontro interlocutorio, chiesto dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, sul piano per la banda ultralarga presentato dal Governo. All'incontro erano presenti il viceministro Claudio De Vincenti, Alessio Beltrame, capo della segreteria politica del sottosegretario alle Comunicazioni, e la società Alcatel Lucent che, a dicembre, durante un confronto sul suo piano industriale, aveva sollevato presso il ministero la necessità di accelerare rispetto al raggiungimento degli obiettivi di infrastrutturazione del paese.»
«La Fiom ritiene che il piano del governo “banda ultralarga”, che prevede una rilevante quantità di risorse individuate, pubbliche e private, debba essere un'opportunità da cogliere. Per questo è importante che abbia un immediato riflesso positivo sui tanti tavoli di crisi aperti presso il MiSe di aziende di telecomunicazioni.»
«Il piano pone però una serie di interrogativi rispetto alla sua concreta attuazione che sono stati sollevati al tavolo di ieri. Le difficoltà, in particolare, riguarderanno la copertura dell'investimento privato: come pensa di intervenire il Governo sugli operatori per incentivare gli investimenti necessari? È necessario, inoltre, un coordinamento con le Regioni e un monitoraggio continuo dell'attuazione del piano.»
«Altra questione fondamentale sollevata è quella di come verranno realizzati i bandi, che dovrebbero tenere in considerazione qualità e quantità dell'occupazione delle aziende beneficiarie di contributi pubblici. Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa negli appalti, che verrà utilizzato per i bandi, può prevedere anche l’origine delle forniture. Gli operatori dovrebbero essere indirizzati a fornirsi presso aziende con una presenza significativa di R&S e produttiva in Italia.»
«Il confronto, che non ha esaurito tutte le questioni poste, verrà riaggiornato a febbraio anche con le associazioni delle aziende di telecomunicazioni e delle imprese di installazioni telefoniche.»
«La Fiom intende incalzare il Governo rispetto alla realizzazione del piano. In questi ultimi mesi il paese ha continuato a perdere occupazione qualificata in aziende dell'Ict strategiche per il futuro del paese a causa dell'assenza di una politica industriale e di interventi pubblici. Per questo auspichiamo che il piano per la banda ultra larga non diventi una delle tante promesse mancate.»
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 16 gennaio 2015