Mercoledì, 05 Marzo 2025

Ex Ilva. Accordo di oggi è un passo importante ma non risolutivo

“La convocazione dell’incontro di martedì 11 marzo a Palazzo Chigi è un importante risultato ottenuto dal sindacato, che riporta al centro i lavoratori nella discussione sul futuro degli stabilimenti dell’ex Ilva. Oggi al Ministero del Lavoro siamo entrati, quindi, nel merito della discussione sulla cassa integrazione e abbiamo siglato l'accordo di proroga. L’azienda ha accolto la richiesta dei sindacati di ridurre ulteriormente il numero dei lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione che passano da 3.420 a 3062.

Il piano di ripartenza verrà seguito con il raggiungimento, nel corso del 2025, di 4 milioni di tonnellate di acciaio invece che le 5 milioni tonnellate originariamente previste. Sono confermati tutti i trattamenti previsti dal precedente accordo di luglio scorso, tra cui l’integrazione della cassa integrazione al 70%, la rotazione e la formazione.
L’accordo siglato oggi conferma, inoltre, l’assenza di esuberi e la piena validità dell’accordo sindacale del 2018. È un accordo importante ma non risolutivo.

Ora il confronto si sposterà a Palazzo Chigi. Come Fiom-Cgil ribadiremo al Governo la nostra posizione: per la vendita dell’ex Ilva occorre garantire tutta l’occupazione, l’integrità del gruppo siderurgico e la presenza in equity nel capitale da parte dello Stato”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil, Francesco Brigati, segretario generale della Fiom-Cgil di Taranto e Federico Porrata, della Segreteria della Fiom-Cgil di Alessandria

Ufficio stampa Fiom-Cgil

Roma, 4 marzo 2025

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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