“Si è riunito ieri il coordinamento delle RSU Fiom-Cgil della divisione Aerostrutture. Dopo le tante notizie circolate negli ultimi mesi, la visita a Pomigliano, Nola, Foggia e Grottaglie dei rappresentanti del fondo saudita PIF, occorre chiarezza e trasparenza.
Il prossimo Osservatorio Strategico, che si svolgerà alla presenza dell’AD e dei segretari generali, sarà un primo passaggio e deve essere l’avvio di un percorso di confronto.
Occorre chiarire come un fondo governativo estero possa collaborare con un’azienda di Stato.
Leonardo sta vivendo una fase di crescita sia dal punto di vista finanziario che industriale, queste ultime settimane il titolo sta ottenendo risultati straordinari e anche i risultati, pro-forma, presentati dall’AD e dal CDA fotografano una crescita – lanciata anche dalla dura fase geo-politca – di fatturato e ordini, con un’unica nota stonata: la divisione Aerostrutture.
Una fase ideale per avviare il confronto su come affrontare le criticità che nel corso degli anni si sono abbattute sulla divisione unitamente ad investimenti che non hanno centrato pienamente l’obiettivo di efficienza necessari per competere nel settore, aggravando in alcuni casi anche la situazione dei siti stessa.
La divisione è forte di competenze e professionalità che le lavoratrici e i lavoratori hanno saputo mettere in campo in questi anni, anche con sacrificio, e che hanno limitato le perdite, da qui si può invertire la rotta per il potenziamento dell’asset industriale che deve essere fatto necessariamente all’interno della Leonardo One Company.
Il coordinamento Fiom-Cgil ribadisce che, nella consapevolezza che la situazione deve essere affrontata e non più nascosta sotto al tappeto, qualsiasi eventuale operazione deve essere fatta tenendo conto di alcuni punti saldi: nessuna cessione, scorporo o partnership di natura finanziaria, salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, dei siti e la difesa della filiera.
La divisione Aerostrutture è localizzata esclusivamente al Sud, come anche gran parte delle aziende dell’indotto, oltre che l’attività è quasi esclusivamente civile, è impensabile un qualsiasi passo indietro o di lato da parte di uno dei più grandi gruppi industriali partecipato dallo Stato.
Il coordinamento ritiene inoltre fondamentale che vengano confermate e rafforzate le missioni produttive e preservate tecnologie, competenze e know-how degli stabilimenti, escludendo qualsiasi cessione di attività comprese quelle cosiddette ‘a basso valore aggiunto’.
La Fiom-Cgil e la RSU non si sottrarranno al confronto in stretta relazione con le lavoratrici e i lavoratori, con i quali si condivideranno tutti i passaggi di questa complicata e delicata situazione, non escludendo eventuali iniziative da mettere in campo per salvaguardare un asset strategico non solo per il Mezzogiorno, ma per tutto il sistema Paese”.
Lo dichiara in una nota il coordinamento nazionale Leonardo della Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 4 marzo 2025