“Oggi 10.000 lavoratori, di cui oltre 5.000 metalmeccanici, attendevano risposte e garanzie, invece al Ministero si è consumato il teatro degli avvocati e dell’irresponsabilità.
Quando la magistratura interviene è perché la politica e le istituzioni non hanno svolto il loro ruolo ed è quello che è successo in merito al sequestro e alla fermata delle attività del depuratore IAS S.p.A. (Industria Acqua Siracusana), azienda con socio di maggioranza la regione Sicilia.
Da settimane i lavoratori sono in mobilitazione, con scioperi e manifestazioni, perché le imprese riducono la loro attività e si nascondono dietro la transizione ecologica per compiere scelte per mantenere inalterati i profitti e le istituzioni locali invece di garantire il risanamento ambientale scaricano le responsabilità.
I metalmeccanici non ci stanno! Ora servono investimenti e garanzie, non un lavoratore dovrà perdere il posto e rimetterci salario.”
Lo dichiarano in una nota congiunta Loris Scarpa, coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil del settore Petrolchimico e Antonio Recano, segretario generale Fiom-Cgil Siracusa.
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 21 novembre 2024