“Oggi al tavolo al Mimit sulla vertenza Beko-Ex Whirlpool, l'azienda ha presentato il piano predatorio dell'azienda per l'Italia con l'annuncio della chiusura, già a partire dal 2025, degli stabilimenti di Siena e di Comunanza (Ascoli Piceno), della linea del freddo a Cassinetta (Varese), della ricerca e sviluppo di Fabriano che prevederà in totale 1.935 esuberi, su circa 4.400 dipendenti del gruppo. Di fatto si prefigura un percorso di uscita di Beko dall'Italia di cui oggi abbiamo visto il primo step.
In Italia rimangono quindi solo la linea del cooking, inclusa la ricerca e sviluppo e il global industrial design, oltre al centro di ricambi situato a Carinaro (Caserta).
L’azienda ritiri nell'immediato i licenziamenti, non siamo altrimenti disponibili a proseguire il confronto.
Al Governo chiediamo che fine abbia fatto la golden power e quali strumenti intende mettere in atto per salvare lavoro e gli stabilimenti.
Noi faremo la nostra parte. Da domani in tutti gli stabilimenti è proclamato lo stato di agitazione, con forme di mobilitazione da decidersi a livello territoriale. Il tavolo al Mimit è stato aggiornato al prossimo 10 dicembre”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore elettrodomestico e Alberto Larghi, coordinatore nazionale elettrodomestico per la Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 20 novembre 2024