Giovedì, 21 Novembre 2024

Ddl Sicurezza. Fiom: ritirare provvedimento lesivo di diritti costituzionali fondamentali

“Esprimiamo un giudizio assolutamente negativo sul Ddl Sicurezza in esame al Senato perché lesivo dei diritti costituzionali in particolare quelli di manifestazione del pensiero, di riunione e di sciopero.

Le guerre, il rallentamento dell’economia, la riorganizzazione delle catene del valore a livello sovranazionale, la riduzione della produzione industriale, stanno colpendo i principali settori metalmeccanici.

Sono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro, in particolare nei settori dell’automotive, della siderurgia, dell’elettrodomestico e nei petrolchimici, mentre registriamo un aumento del  ricorso alla cassa integrazione lungo tutto il territorio nazionale.

Un quadro industriale e sociale preoccupante, che va affrontato con scelte adeguate di politica industriale e con investimenti, pubblici e privati, salvaguardando l’occupazione e il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori. Mai come in questa fase serve quindi un’azione politica e di governo all’altezza di questa situazione, e non leggi che puntano a ridurre l’agibilità democratica, la partecipazione e il conflitto sociale che in assenza di soluzioni positive è destinato ad aumentare.

Per questo riteniamo inaccettabile la normativa del “Pacchetto Sicurezza” in discussione in Parlamento che, se approvata, impatterebbe pesantemente e in modo negativo sull’esercizio dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione a partire dal diritto a scioperare e a manifestare il dissenso democratico.

Un provvedimento, quello in esame in Parlamento, che criminalizza il disagio sociale e introduce nuovi reati penali nei confronti di chi è costretto a scendere in strada per difendere il diritto al lavoro e ad un salario dignitoso. L’introduzione di un nuovo reato di blocco stradale, punibile con 6 mesi di reclusione, che possono diventare addirittura 24 mesi nel caso siano riunite contemporaneamente più persone, è inaccettabile e contrario al dettato costituzionale.

L’articolo 1 della Costituzione recita che la Repubblica è fondata sul lavoro, e nessuno può pensare di criminalizzare chi si batte per difenderlo e per estendere i diritti. Per questo come Fiom-Cgil chiediamo che il provvedimento in esame venga ritirato, in quanto lede i diritti costituzionali fondamentali di libero esercizio di manifestazione del pensiero e di riunione, del diritto di sciopero e di dissenso da parte delle lavoratrici e dei lavoratori italiani”.

Lo dichiara Luca Trevisan, segretario nazionale Fiom-Cgil, intervenendo in audizione alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia al Senato sul Ddl Sicurezza

Ufficio stampa Fiom-Cgil

Roma, 22 ottobre 2024

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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