"La richiesta, comunicata oggi da Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria, di avvio della cassa integrazione per 5.200 lavoratori dell'ex Ilva viola gli impegni presi per la ripartenza.
Il raddoppio della cassa integrazione è ingiustificabile dal momento che dobbiamo affrontare le manutenzioni ordinarie e straordinarie, e non la fermata della produzione di acciaio.
La Presidente del Consiglio e i Ministri competenti si assumano le loro responsabilità e convochino le organizzazioni sindacali e i commissari straordinari per un confronto che rimetta al centro un asset fondamentale per l'industria del Paese.
Come Fiom-Cgil vogliamo discutere di lavoro e di un piano di ripartenza che garantisca prospettive per la produzione, l'occupazione, la salute e la sicurezza e l'ambiente".
Lo dichiara in una nota Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 20 giugno 2024