Secondo quanto ci ha esposto oggi a Roma la Direzione di Marelli, il 2023 è stato un anno nel complesso positivo, poiché ha registrato sia un aumento del 9% dei ricavi sia un ritorno in utile dello Ebit. Questo offre maggiore tranquillità ai 6.400 lavoratori italiani, che pure in molti siti purtroppo risentono ancora di un ampio ricorso alla cassa integrazione. Un elemento importante è certamente la normalizzazione dei rapporti con Stellantis, di gran lunga primo cliente delle fabbriche italiane.
Il 2024 dovrebbe caratterizzarsi per l’incremento degli ordinativi in tutte le divisioni, tranne ride dynamics che però è già cresciuta molto nel 2023. Si confida di consolidare il rapporto con Stellantis e Nissan, che comunque sono passati dal 58% al 52% del totale clienti grazie a commesse vinte con altre case automobilistiche, ma c’è l’obiettivo di crescere anche in Cina per il mercato locale oramai il più grande del pianeta. Le priorità per l’anno in corso sono il miglioramento nell’esecuzione dei programmi, la crescita del margine lordo negli stabilimenti, il focus sui flussi di cassa. Tuttavia è iniziato un rallentamento di mercato, che prevedibilmente si protrarrà nella seconda parte dell’anno.
La situazione degli stabilimenti è assai variegata: mentre in alcuni siti, come Tolmezzo, Corbetta, Venaria o Caivano vi è piena saturazione della manodopera, in altri purtroppo prosegue un ricorso pesante agli ammortizzatori sociali, in particolare a Bari, a Melfi, Sulmona e Rivalta. Anzi l’andamento dei volumi si prospetta negativo nella seconda parte dell’anno. Fra le novità positive, tuttavia, emergono in favore della fabbrica di Sulmona il prolungamento della commessa del Ducato da parte di Stellantis almeno fino al 2031, che non scongiura la ripresa del contratto di solidarietà dopo le ferie, ma offre garanzie sulla salvaguardia dello stabilimento nel lungo periodo, nonché il quasi superamento della crisi di Venaria Lighting. Naturalmente servirà monitorare l'andamento generale anche riguardo i necessari investimenti a supporto del rilancio di tutti i siti.
Fermo restando i normali e doverosi confronti in sede locale, l'aggiornamento della situazione industriale in sede nazionale avverrà a novembre.
Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM, AqcfR
Roma, 20 giugno 2024