Giovedì, 21 Novembre 2024

Medio Oriente. Fiom: Fermiamo il massacro a Jenin. Pace in Palestina subito

L'esercito israeliano conduce da giorni raid senza sosta contro il campo profughi di Jenin, circa due mila sono i militari coinvolti. Il Governo sostiene che l'attacco è dovuto al fatto che la città viene utilizzata come "rifugio sicuro per i terroristi".

Circa 4.000 palestinesi hanno già lasciato il campo profughi di Jenin. Almeno 13 palestinesi sono rimasti uccisi, secondo il Ministero palestinese della Salute sale ad oltre un centinaio il numero dei feriti di cui molti in gravissime condizioni. A questi va aggiunto un sottufficiale israeliano tra le vittime della più massiccia operazione militare di Tsahal nei territori occupati da vent'anni ad oggi.

È necessario che la Comunità internazionale cessi il complice silenzio sulle azioni illegittime del governo di Israele e si attivi per l'immediato cessate il fuoco e la de-escalation. Altre aree della Palestina rischiano infatti di essere incendiate dalla spirale di odio e vendetta.

Il diritto internazionale impone a Israele, in quanto potenza occupante, di garantire l'incolumità alla popolazione civile. Solo il pieno rispetto delle risoluzioni ONU 242 e 338 e il ritiro dell'esercito dai territori illegalmente occupati, potranno garantire pace e stabilità in Palestina e nel Medio Oriente.

Esprimiamo sostegno e solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori palestinesi e alle loro famiglie. Invitiamo tutte le strutture della Fiom a sostenere le manifestazioni promosse a sostegno del processo di pace in Palestina.

Lo dichiara in una nota l’Ufficio internazionale della Fiom-Cgil nazionale

Ufficio stampa Fiom-Cgil

Roma, 5 luglio 2023

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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