“Dopo un lungo negoziato iniziato ad ottobre dello scorso anno, è stata sottoscritta oggi con i vertici del Gruppo Marelli l'ipotesi di accordo integrativo che determina soprattutto il passaggio dal contratto specifico di lavoro al CCNL. L'ipotesi di accordo riporta la democrazia in fabbrica con il ritorno della centralità del ruolo della RSU e con il percorso di approvazione attraverso referendum dei contenuti dell'integrativo.
Inoltre, l'ipotesi di accordo rimette in capo alle RSU la contrattazione per la gestione dei turni, dello straordinario, delle condizioni di lavoro e di tutto quello che determina la gestione quotidiana degli stabilimenti, attraverso un sistema di relazioni sindacali che, a differenza di quanto previsto del contratto “Fiat”, non prevede alcuna sanzione e che riconosce in pieno le prerogative della rappresentanza sindacale.
Una giornata storica, un risultato eccezionale frutto dell'azione quotidiana e della resistenza, durata oltre dieci anni, delle delegate e dei delegati della FIOM che in questi anni hanno continuato a rappresentare le istanze dei lavoratori e portato avanti le rivendicazioni della nostra organizzazione.
Il risultato ottenuto dalle lavoratrici e dai lavoratori della Marelli, ci dice che la battaglia portata avanti dalla FIOM è giusta e che anche in Stellantis, CNHI, Iveco e Ferrari si possono riconquistare diritti, democrazia e contrattazione. In Marelli lo si è fatto, nel gruppo Stellantis si può fare!”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 4 maggio 2023