“Si è svolta oggi l'inaugurazione del nuovo stabilimento di Iveco Bus a Foggia alla presenza dell'amministratore delegato del Gruppo Gerrit Marx, del Ministro Urso e del presidente della Regione Puglia Emiliano.
Un investimento che ha già portato circa 30 nuove assunzioni e che entro il 2023, quando si arriverà a pieno regime con l'assemblaggio finale di 1000 veicoli l'anno, diventeranno 100. Creazione di nuova occupazione e di una filiera tutta italiana e prospettive per il futuro verso la transizione ambientale con l'utilizzo di tecnologie a zero o basse emissioni provenienti dallo stabilimento di Fpt di Torino per l'elettrificazione dei mezzi.
L'attività produttiva, al momento, è di assemblaggio delle personalizzazioni e di finitura di bus e di ricerca e sviluppo che coinvolge anche Torino, ma il confronto avuto con l'azienda nei mesi precedenti non ha escluso il ritorno della produzione di autobus nel nostro Paese.
Il nuovo stabilimento può dare anche una nuova prospettiva di transizione dello stabilimento Fpt, dove oggi dopo una fase di riorganizzazione, si è tornati alla piena occupazione e dove si producono motori diesel.
Oggi si è fatto un ulteriore passo in avanti verso la crescita delle attività del Gruppo Iveco in Italia e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, frutto del confronto con le organizzazioni sindacali che ha portato alla condivisione dell'accordo quadro a marzo 2020.
Siamo passati da una produzione di 5.000 autobus nel primo decennio degli anni 2000, a 270 nel 2022. Occorre un confronto tra Istituzioni, aziende e organizzazioni sindacali, per valorizzare il settore, creare e consolidare una filiera qualificata.
Ci sono tutte le potenzialità e le condizioni di tornare ad essere anche in questo settore tra i primi in Europa”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore automotive per la Fiom-Cgil nazionale e Marco Potenza, segretario generale Fiom-Cgil di Foggia
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 18 aprile 2023