Dopo sei mesi di agonia si è spento l'operaio schiacciato da un rotolo d'acciaio alla Ast/Thyssenkrupp di Terni lo scorso 10 luglio.
Le Segreterie territoriali in questa tragica giornata si uniscono al dolore dei familiari di Gianluca Menichino, sapendo che ogni parola è superflua a colmare il vuoto che lascia il collega e amico Gianluca.
Oggi più che mai dovrebbe essere il silenzio a fare da padrone ma purtroppo questo è il triste epilogo di situazioni che a oggi rimangono ancora irrisolte rispetto alle nostre preoccupazioni, più volte espresse, riferite ai temi del lavoro. Siamo al paradosso che il tutto si restringe in soli annunci da parte aziendale che non sono consequenziali sulle cose da fare e risolvere, fino al punto che le comunicazioni e le informazioni sono limitate per mezzo di organi di stampa.
Nel corso del 2017 abbiamo più volte sollecitato di affrontare temi come organici, ritmi di lavoro, protocollo sicurezza ed altro e a distanza di un anno sono rimasti irrisolti, nella maggior parte dei casi addirittura inascoltati. Confronto, discussioni e possibili soluzioni condivise con disponibilità in impegni da parte aziendale, forse non avrebbero evitato il tragico epilogo di oggi, ma sicuramente è questa la via che ci mette nelle condizioni di migliorare la qualità del lavoro al fine di evitare possibili e eventuali futuri incidenti.
Le Segreterie Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl di Terni
Terni, 9 gennaio 2018