La Corte costituzionale ha dichiarato ammissibile uno dei sei referendum richiesti dal movimento “No Triv “ e da dieci Consigli regionali contro le autorizzazioni alle trivellazioni in mare.
La Corte ha giudicato ammissibile quello contro i permessi e le concessioni a “vita” delle
trivellazioni per la ricerca di giacimenti di gas e petrolio e la data di svolgimento dovrebbe
essere entro il prossimo giugno.
Il giudizio della Corte è un secco no al tentativo del governo di impedire lo svolgimento dei referendum che sono stati richiesti dai Consigli regionali, ma anche da tante persone, associazioni, comitati, dalla Fiom, che hanno dato vita al movimento No Triv con l'obiettivo di impedire la continua devastazione dell'ambiente e per affermare la possibilità di una nuova idea di sviluppo, alternativa a quella che vuole continuare a utilizzare le fonti fossili per soddisfare il fabbisogno energetico.
Il nostro impegno è quello di sostenere le azioni che le regioni stanno sostenendo presso la Corte costituzionale, per ottenere la possibilità di svolgimento anche degli altri referendum contro tutti i tentativi del governo di impedirli.
Tutte le strutture della Fiom e i suoi i delegati parteciperanno alle iniziative che il movimento No Triv organizzerà nei diversi territori per vincere referendum, spiegandone estesamente le ragioni nei luoghi di lavoro, chiedendo ai lavoratori di partecipare al voto affinchè sia garantito il raggiungimento del quorum.
Sostenere il “no” alle trivellazioni non è qualcosa di estraneo al nostro impegno per i diritti e per il lavoro, ma significa che il nostro impegno si realizza nella domanda di un diverso progetto di sviluppo, fondato sull'uso delle energie rinnovabili, che non modificano il clima, non determinano danni alla salute, realizzano maggiore occupazione e per un'idea di democrazia in cui le istanze dei cittadini non siano cancellate a favore degli interessi dei grandi gruppi finanziari e industriali.
Maurizio Marcelli
Ufficio Salute ambiente e sicurezza Fiom-Cgil