Riconfermiamo quanto già affermato in una precedente nota, che a fronte delle elezioni e dei rinnovi di RSU e RLS, avvenuti nelle settimane scorse, con ottimi risultati per la Fiom sia in termini di aumento dei voti che degli eletti , è necessario che le strutture territoriali immediatamente verifichino che, le imprese attraverso le loro associazioni, tengano i corsi di formazione obbligatori di 32 ore, in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori, per tutti rappresentanti per la sicurezza di prima nomina e le 8 ore di aggiornamento annuo per tutti gli altri RLS.

Ricordiamo, inoltre, che i costi dei corsi di 32 ore che per quelli di 8 ore sono a totale carico delle imprese e non possono essere finanziati dalle risorse dei fondi interprofessionali e non possono essere svolti fuori l’orario di lavoro, ne durante la eventuale sospensione in Cig.

I corsi di formazione obbligatori non sono generalmente esaustivi ed efficaci nell’analisi di questi rischi poiché sono sempre svolti da formatori di fiducia delle associazioni confindustriali territoriali e dunque più attenti alle necessità delle imprese piuttosto che alle tutele dei lavoratori.

Invitiamo pertanto tutte le strutture a progettare corsi di formazione aggiuntivi, sia di base per gli RLS di prima nomina che di livello superiore per gli RLS già esperti, basati sulla conoscenza delle metodologie applicate nel sollevamento dei carichi e per le lavorazioni a ritmi vincolati e i rischi derivanti per l’apparato muscolo-scheletrico. I corsi aggiuntivi chiediamo che siano calendarizzati nei prossimi sei mesi, utilizzando i moduli formativi e i docenti già predisposti e individuati dalla Fiom nazionale, più aderenti alle caratteristiche del lavoro e delle imprese metal meccaniche o utilizzando, comunque anche i corsi eventualmente predisposti dalle Camere del lavoro Cgil e dal Patronato Inca.

In questa attività formativa è utile che sia dia ampia diffusione al manuale per RLS che abbiamo condiviso con il Patronato Inca e che in questi giorni sta arrivando in tutti territori.

Pur all’interno dei molteplici impegni a cui siamo chiamati per la riuscita dello sciopero generale di categoria, per quello generale confederale e per la gestione delle tante crisi aziendali vi riconfermiamo la necessità di programmare, come già si sta facendo in diversi territori, attivi seminariali di aggiornamento in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, per l’insieme delle rappresentanze.

Proseguendo il rinnovo delle RSU e degli RLS vogliamo ricordare a tutte le strutture alcune novità derivate da sentenze di Tribunali e da interpretazioni, del dlgs. 81/08, fornite attraverso l’utilizzo dell’istituto dell’interpello, dal Ministero del Lavoro e uscite in queste settimane:

• un Rls scaduto, per conclusione del mandato triennale o per scadenza della contrattazione collettiva a cui fa riferimento per le sue funzioni, rimane in carica, svolgendo legittimamente le sue funzioni di rappresentanza fino alla elezione di un nuovo Rls;

• come più volte affermato, le modalità di elezione o designazione del RLS sono oggetto della contrattazione collettiva di riferimento per l’azienda, ove questa non esista o sia scaduta, non esistendo un regolamento specifico, valgono le norme generali derivanti dal dlgs. 81/08 e dall’accordo interconfederale Cgil Cisl Uil e Confindustria del 1995;

• a fronte di un accordo sindacale con l’impresa, può essere previsto che gli RLS eletti facciano riferimento all’intero gruppo, eventualmente esistente e non esclusivamente ai singoli stabilimenti , aziende o unità produttive componenti il gruppo;

• viene riconfermato che nelle imprese con più di 15 dipendenti l’elezione o designazione del RLS deve avvenire esclusivamente tra i componenti delle RSU o RSA e non di altri lavoratori non facenti parte delle rappresentanze;

• l’individuazione dei candidati ad essere eletti eventualmente, come RLS, deve avvenire contestualmente alla presentazione della lista per la elezione delle RSU.

Il Responsabile Ufficio SAS

Maurizio Marcelli

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Elezione Rls: nota dell\'ufficio Sas della Fiom	80 kB