Si sono svolte in questi giorni le elezioni delle rappresentanze dei lavoratori negli stabilimenti del gruppo Fiat di Modena. Consultazioni “a urne separate”, perché Fim, Uilm e Fismic – in quanto firmatarie del contratto di gruppo - hanno svolto da sole le elezioni degli Rsa, escludendo la Fiom che ha dovuto far votare separatamente i propri candidati.
Nonostante sia assente dalle fabbriche Fiat e Fca da oltre 4 anni, per il contratto separato che non ha firmato - e nonostante le difficoltà a svolgere assemblee sindacali – la Fiom è risultata il primo sindacato alla Ferarri e in Cnh, seconda alla Maserati.
Alla Ferrari la Fiom ha ottenuto 759 voti (confermando sostanzialmente i consensi delle precedenti elezioni), contro i 582 voti della Uilm, i 396 voti della Fim e i 278 voti del Fismic.
In Cnh, nello stabilimento principale – quello di via Pico della Mirandola - la Fiom ha avuto 384 voti (eleggendo 5 Rsa) contro i 249 della Uilm, i 152 del Fismic, i 66 del sindacato quadri e i 52 della Fim. Negli altri due siti Cnh, la Fiom ha ottenuto 194 voti (ne aveva 132 alle precedenti alezioni del 2010), contro i 185 dell’Associazione Capi/Quadri Fiat, 89 voti della Uilm, e i 46 voti della Fim.
Alla Maserati la Fiom rimane il secondo sindacato con 141 voti (nel 2010 ne aveva 196), mentre 279 voti sono andati alla Uilm, 73 alla Fim e 24 voti al Fismic.
Secondo Cesare Pizzolla (segretario della Fiom di Modena) “questi risultati sono la conferma di come ci sia bisogno nelle imprese del Gruppo Fiat di un cambiamento del modo di fare sindacato rispetto a quello agito in questi ultimi 4 anni dalle altre organizzazioni sindacali. L’aumento del consenso in Cnh e la sostanziale tenuta della Fiom in Maserati, dimostrano che nonostante l’emarginazione di questi 4 anni la Fiom continua a rappresentare i lavoratori e i loro bisogni”.