La Fiom-Cgil rende noto che in questi giorni si è votato per il rinnovo delle Rsu alla Mahle componenti motori (multinazionale tedesca della componentistica automotive) di La Loggia, dopo circa sei mesi di stallo dovuto a un ricorso presentato dalla Fim-Cisl.
Alle precedenti consultazioni del 2011, nel collegio operai i voti validi totali erano stati 155, di cui 82 alla Fim-Cisl (pari al 53% circa) e 73 alla Fiom-Cgil (pari al 47% circa). Questa volta su 168 voti validi nel collegio operai, la Fim-Cisl ne ha ottenuti 26 voti calando al 15,4% mentre la Fiom-Cgil ne ha raccolti 142 voti salendo quindi all'84,6%. Entrambi i rappresentanti del lavoratori per la sicurezza sono stati assegnati alla lista Fiom-Cgil che si è anche aggiudicata tre Rsu mentre la Fim-Cisl solo 1. La Fiom-Cgil è diventata quindi maggioranza assoluta sia in termini di voti che di delegati.
Si sono svolte le elezioni in altre due aziende del design: la Italdesign (ex Giugiaro, ora gruppo Audi-Volkswagen) dove si è votato negli stabilimenti di Moncalieri e di Nichelino e la Model Master. Alla Italdesign hanno partecipato al voto 502 lavoratori su 821 dipendenti. I voti validi sono risultati 486 di cui 273 alla lista Fiom-Cgil pari al 56,1%. Alla Model Master invece su 80 dipendenti i voti validi sono stati 52 di cui 41 voti alla Fiom-Cgil (pari al 78,8%) e 10 voti alla Uilm pari al 19,2%. Due Rsu sono state assegnate alla Fiom-Cgil mentre una è andata alla Uilm.
Antonio Citriniti e Bruno Ieraci, della Fiom-Cgil, dichiarano: «La democrazia si esercita con il voto e quando i lavoratori possono esprimersi liberamente dimostrano di premiare le politiche contrattuali e la prassi democratica della Fiom-Cgil, che infatti è diventata sindacato di maggioranza assoluta in queste tre realtà in cui si è andati al voto in questi giorni».
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «I risultati di queste votazioni sono particolarmente significativi trattandosi di aziende che operano in un settore innovativo come il design industriale e, in due casi, di imprese di proprietà di multinazionali tedesche che applicano un nuovo sistema di relazioni sindacali particolarmente improntato al dialogo e al riconoscimento delle ragioni dei lavoratori».
Ufficio stampa Fiom
Torino, 17 dicembre 2014