Troviamo sconcertante e inaccettabile la decisione presa nelle scorse settimane dalla direzione aziendale della Cogne di imporre test obbligatori antidroga e alcool a 755 lavoratori con mansioni considerate a rischio. La Fiom si oppone a tale decisione di sottoporre ad esami obbligatori i lavoratori, in quanto tale decisione aziendale è in contrasto con la norma sul controllo delle tossicodipendenze scaturita dall’articolo 125 del DPR 309/1990 che ha visto la sua applicabilità con l’intesa Stato-Regioni del 2007 e con la quale sono stati individuati una serie di lavori per i quali diviene obbligatoria la visita preventiva, finalizzata all’accertamento di un’eventuale uso di sostanze stupefacenti e psicotrope. Tali mansioni, come indicato nell’articolo 1, sono quelle definite nell’allegato. Se la direzione aziendale della Cogne avesse letto tale allegato avrebbe in maniera evidente verificato che i lavoratori di un’acciaieria non rientrano nell’ambito di applicazione di tale norma in quanto in alcun modo possono essere assimilati a una delle categorie indicate nell’allegato. Inoltre l’intesa Stato-Regioni diverrà pienamente operativa solo dopo l’emanazione del decreto concertato e per il quale è al lavoro una Commissione che dovrebbe terminare i suoi lavori entro l’estate.
Diffidiamo la direzione aziendale della Cogne a continuare a procedere sulla strada dei test obbligatori, in caso contrario prenderemo le opportune decisioni a tutela del lavoratore anche in sede legale.
Forse la direzione della Cogne, pur non partecipando ai lavori della Commissione, ha inteso sostituirsi ad essa e a concludere i lavori della stessa secondo i propri desideri.
Fiom nazionale
Roma, 26 marzo 2008