Importante sentenza della Magistratura palermitana che ha condannato, come aveva richiesto da sempre la Fiom, i dirigenti di Fincantieri che si sono succeduti nella direzione del cantiere navale di Palermo negli ultimi trenta anni per omicidio colposo plurimo e lesioni per avere causato la morte di 36 lavoratori e pesanti malattie per altri 24 in quanto non avevano adottato anche le più elementari misure di prevenzione per impedire l’inalazione delle fibre di amianto.
La sentenza è importante sia perché riafferma senza incertezze che la vita e la salute dei lavoratori deve essere sempre tutelata dalle imprese e dai propri dirigenti sia perché riconosce l’obbligatorietà del risarcimento nei confronti della Fiom che si era costituita parte civile in rappresentanza generale di lavoratori colpiti nei propri diritti e nelle tutele.
La sentenza ci rafforza nella decisione da tempo presa di costituirci sempre come parte lesa quanto si è in presenza di infortuni gravi e di omicidi di lavoratori
Roma, 26 aprile 2010