L’inflazione ad agosto ha registrato un aumento tendenziale dell’8,4%. Gran parte di questo aumento è dovuto ai prezzi di gas ed energia, ma anche di prodotti alimentari che spingono verso l’alto con il cosiddetto carrello della spesa che registra un aumento del 9,7%.
Si tratta di un’inflazione da costi per gran parte importati, certamente non di una inflazione da salario, che sta indebolendo fortemente il potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori e delle lavoratrici.
Gli aumenti previsti dal Contratto Nazionale dei metalmeccanici di lavoro da soli non risolvono la situazione insostenibile determinata dall’aumento dell’inflazione e che rischia di peggiorare ulteriormente per effetto della crisi economica, dovuta anche alla guerra e alla speculazione finanziaria e al ricorso alla cassa integrazione già attiva in alcuni settori.
Anche per questo non si può attendere oltre, e occorre:
• estendere la contrattazione di 2° livello per aumentare i salari redistribuendo i profitti record realizzati dalle imprese;
• tassare gli extra profitti nel settore energetico;
• ridurre il cuneo fiscale a favore esclusivamente dei lavoratori;
• adeguare il massimale della cassa integrazione guadagni;
• estendere gli ammortizzatori sociali a precari e rapporti di lavoro non stabili e bloccare i licenziamenti.
L’aumento dei redditi e del salario dei lavoratori, la difesa dell’occupazione, l’estensione delle protezioni sociali, sono una necessità che si impone nel Paese e che intendiamo sostenere con la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici.
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CGIL - ROMA SABATO 8 OTTOBRE 2022