L’assalto vile e squadrista alla sede nazionale della Cgil di sabato scorso insieme al tentativo di violare i luoghi delle Istituzioni dello Stato è un attacco a tutto il mondo del lavoro e una ferita inferta alla Democrazia e alla Costituzione Repubblicana
Con questa consapevolezza e determinazione occorre scendere in piazza:
Contro ogni forma di fascismo e di violenza e per lo scioglimento immediato di tutte le organizzazioni di matrice neo-fascista e neo-nazista.
Per riaffermare il lavoro e il sindacato confederale, fondamento e presidio democratico della Repubblica, baluardo dei valori e dei principi costituzionali;
Per aprire con il Governo un confronto in grado di dare risposte al disagio sociale e alle disuguaglianze, terreno fertile delle paure e dell’individualismo.
Per affermare il diritto di lavorare in sicurezza, rafforzando la prevenzione nei luoghi di lavoro, sanzionando le imprese inadempienti.
Per estendere i diritti e superare la precarietà stabilizzando i rapporti di lavoro.
Per risolvere le numerose crisi industriali e occupazionali, rilanciare gli investimenti pubblici e privati, definire una politica industriale sostenibile sul piano sociale e ambientale.
Per un confronto urgente e preventivo con il Governo finalizzato ad allargare le protezioni sociali, estendere e migliorare il welfare, investire nella sanità pubblica.
Per riformare in senso universalistico gli ammortizzatori sociali, redistribuire il lavoro e difendere l’occupazione.
Per ridurre l’età pensionabile introducendo elementi di flessibilità in uscita (41 anni di contribuzione o 62 anni di età anagrafica), con particolare attenzione ai lavori gravosi e usuranti, introdurre una pensione di garanzia per le giovani generazioni.
Per contrastare evasione ed elusione fiscale e contributiva, abbassare la tassazione sul lavoro dipendente, ricostruire una progressività del prelievo fiscale per ridurre le disuguaglianze di reddito e finanziare la spesa sociale.
Sabato 16 ottobre 2021 - Piazza San Giovanni - Roma