La Legge di Bilancio 2025 prevede la conferma e l’estensione di numerose misure già presenti dalla Legge 213/2023, con efficacia per il solo anno 2025.
Beneficiari
È prevista, da un lato l’estensione della misura alle lavoratrici autonome con figli, rimaste escluse dalle previsioni per l’anno 2024 e, dall’altro, la conferma per le lavoratrici madri di due o più figli, per le quali, l’esonero si esaurirebbe al 31 dicembre 2025.
In base alle disposizioni della nuova Legge, a decorrere dal 2025 è riconosciuto un parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali IVS, a carico delle lavoratrici dipendenti (con esclusione dei rapporti di lavoro domestico) e autonome, titolari di reddito di lavoro autonomo, di impresa in contabilità ordinaria e semplificata, di partecipazione, ma con esclusione del regime forfetario.
Requisiti
Per poter accedere alla nuova misura le lavoratrici dovranno essere madri di due o più figli, di cui il figlio più piccolo con età inferiore a dieci anni e queste condizioni troveranno applicazione fino al 31 dicembre 2026.
A decorrere dall’anno 2027 le condizioni di spettanza saranno subordinate alla presenza di tre o più figli, di cui il figlio più piccolo con età inferiore a diciotto anni.
Una seconda condizione a cui è subordinato il riconoscimento della misura consiste nella presenza di un reddito imponibile ai fini previdenziali non superiore all’importo di 40.000€ su base annua.
La misura così definita sarà riconosciuta in una percentuale attualmente non definita e che verrà stabilita dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in concerto con il Ministero delle Finanze mediante la pubblicazione di un decreto interministeriale, disponibile entro trenta giorni dalla pubblicazione della Legge di Bilancio 2025.
Onde evitare possibili sovrapposizioni con le disposizioni della legge di Bilancio 2024 (che dedica alle lavoratrici madri di almeno tre figli di cui il minore con età inferiore a diciotto anni una misura di decontribuzione pari al 100% dei contributi a suo carico), la norma dispone che “per gli anni 2025 e 2026 l’esonero di cui al presente comma non spetta alle lavoratrici beneficiarie di quanto disposto dall’art. 1 Comma 180 della Legge 30 dicembre 2023 n. 213.
Confronto tra le misure 2024 e 2025
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2024 |
2025 |
Chi ha diritto all’esonero contributivo |
Spetta a: - Tutte le lavoratrici dipendenti titolari di rapporto di lavoro a tempo indeterminato - Sono esclusi i rapporti di collaborazione domestica
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Spetta a: - Tutte le lavoratrici dipendenti - Sono esclusi i rapporti di collaborazione domestica - Tutte le lavoratrici autonome - Sono escluse le lavoratrici in regime forfettario - Il reddito imponibile previdenziale non deve superare i 40.000 euro annui |
Quando spetta l’esonero contributivo |
Per l’anno 2024 In presenza di almeno due figli, di cui il minore inferiore a 10 anni, anche in caso di premorienza del figlio. Per gli anni 2025-2026 In presenza di almeno 3 figli, di cui il minore inferiore a 18 anni, anche in caso di premorienza del figlio. A partire da febbraio 2024, con erogazione anche degli arretrati relativi al mese di gennaio. |
Per gli anni 2025-2026 In presenza di almeno due figli, di cui il minore inferiore a 10 anni. Dall’anno 2027 In presenza di almeno 3 figli, di cui il minore inferiore a 18 anni.
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A quanto ammonta
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Viene riconosciuto un esonero pari ai contributi INPS a carico dipendente: questo significa che la trattenuta INPS in busta paga scompare, quindi, il netto in busta sarà proporzionalmente più alto. Nel limite massimo di 250€ mensili, riproporzionato al numero di giorni del mese solo in caso di assunzione/cessazione in corso del mese. Nel caso in cui il figlio nasca in corso del mese, l’esonero è riconosciuto integralmente, per il mese intero. Nel caso in cui il figlio compia i 10 anni (per l’anno 2024, 18 per gli anni 2025-2026), l’esonero è riconosciuto integralmente, per il mese intero. |
La misura sarà definita da decreto interministeriale entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta della legge di Bilancio. |
Quanto aumenta il potere di acquisto |
Sull’ipotesi di un reddito mensile lordo di euro 1.800 il potere di acquisto aumenta nel 2024 di 40 euro netti e la dipendente non perde cumulo contributivo. |
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A quali condizioni spetta |
- solo in caso di richiesta diretta da parte della lavoratrice - comunicando il codice fiscale dei figli al datore di lavoro o all’INPS - anche qualora la lavoratrice sia assente per congedo, ma con integrazione a carico ditta. |
Dovrà definirlo il decreto interministeriale e, successivamente, la circolare INPS. |
Condizioni particolari |
Rapporti di lavoro part-time In caso di part time, a tutti i rapporti di lavoro in essere nel mese si applica l’esonero, pertanto è necessario presentare la dichiarazione a ogni datore di lavoro; l’importo massimo di 250 euro NON viene riproporzionato sul part time, ma spetta in misura piena. Affidamento o adozione L’esonero spetta anche in caso di affidamento o adozione, alle condizioni generali. Questo esonero si cumula con quello parziale del 6% o 7%? NO. l’esonero è alternativo a quello parziale dedicato a tutti i lavoratori ed è più vantaggioso. Assunzioni agevolate L’esonero si cumula con qualsiasi altra agevolazione ed è sempre applicabile, a fronte di richiesta e rispetto dei requisiti. |
Dovrà definirlo il decreto interministeriale e, successivamente, la circolare INPS. |