La FLC-CGIL sostiene e partecipa alla manifestazione nazionale del 21 novembre organizzata dalla FIOM per cambiare radicalmente la politica economica e sociale del Governo e per il rinnovo del contratto nazionale.
È necessario costruire un vasto fronte sociale per costruire un’agenda alternativa alle scelte contenute nella legge di stabilità, che rinunciano a politiche d’investimento, per allargare l’occupazione a partire dal Mezzogiorno, innovare il modello di specializzazione produttiva, ridistribuire la ricchezza e garantire una maggiora giustizia sociale.
La legge finanziaria distribuisce a pioggia risorse ai ceti più ricchi e alle imprese, prosegue l’opera di demolizione dello stato sociale attraverso una ulteriore riduzione della spesa pubblica a partire dalla sanità e riduce l’impegno nella lotta alle evasioni fiscali.
Non sono previsti interventi per cambiare la iniqua legge Fornero sulle pensioni e per introdurre il reddito di dignità.
Nei settori della conoscenza lo stesso impianto autoritario e liberista della “brutta scuola” si intende estenderlo a università, ricerca e AFAM. Il complessivo definanziamento dei settori della conoscenza, a partire dai 220 milioni al bilancio MIUR e agli enti di ricerca, conferma la scelta di fondo del governo: una competizione tutta basata sulla riduzione dei diritti e dei salari e non fondata su base tecnologica e sulle competenze.
Vogliamo promuovere un arco di alleanze sociali per cambiare la legge 107 sulla scuola e riprogettare i settori della conoscenza, conquistando una legge nazionale sul diritto allo studio che garantisca a tutti l’accesso al sapere.
A fronte di un attacco senza precedenti al valore del lavoro e alla democrazia la FLC-CGIL ritiene indispensabile unificare le battaglie per il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro con quelle più generali per cambiare il modello di sviluppo del paese.
Il rinnovo dei contratti è un diritto costituzionale perché è uno strumento fondamentale di coesione e unità del mondo del lavoro. Il giudizio della Corte Costituzionale e del Tribunale di Roma hanno dichiarato illegittimo il blocco dei contratti pubblici per violazione dell’art.36 della Costituzione. Il 28 Novembre tutti i dipendenti pubblici manifesteranno unitariamente a Roma per il rinnovo dei contratti e per contrastare l’attacco al lavoro pubblico.
Con queste motivazioni impegniamo i nostri iscritti a partecipare alla manifestazione.
Il Segretario generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo
Roma, 20 novembre 2015