Nell’incontro tenutosi oggi al Ministero dello Sviluppo economico è emerso con chiarezza che il consorzio interessato a reindustrializzare il sito di Napoli, per costituirsi, ha bisogno di un lasso di tempo maggiore di quello scarsissimo messo a disposizione dalla procedura di licenziamento in corso. D’altronde Whirlpool ribadisce la volontà di chiudere la suddetta procedura il giorno 15 ottobre, data dopo la quale avrebbe la possibilità di inviare le lettere di licenziamento.
Come sindacato abbiamo avanzato due richieste precise: a Whirlpool chiediamo di spostare il termine del 15 ottobre per consentire un confronto effettivo sull’ipotesi di rilancio del sito di Napoli; al Governo chiediamo di conoscere gli imprenditori privati interessati e di coinvolgere direttamente Invitalia fra i soggetti del consorzio, per accelerarne i tempi di costituzione e per offrire maggiori garanzie ai lavoratori.
Fino ad ora ci è stato detto dal MiSE che non vi sono pregiudiziali al diretto impegno di Invitalia,
se sussisteranno le condizioni poste dal Fondo salvaguardia. Ma dalla assenza di pregiudiziali occorre passare ad un impegno preciso, per sua stessa natura da accompagnare al disvelamento dei soggetti privati coinvolti.
In ogni caso dinanzi all’incomprensibile indisponibilità di Whirpool a concedere alla discussione tempi sufficienti, confidiamo in un intervento dei Ministri Giorgetti e Orlando e della viceministro Todde sui vertici della multinazionale. Nel frattempo naturalmente porteremo avanti le nostre ragioni anche in sede giudiziaria.
Uffici stampa di Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 8 ottobre 2021