Questa mattina i lavoratori dell’ex Ilva di Genova sono in sciopero. Dall’assemblea davanti ai cancelli dell’azienda è partito il corteo per le strade della città.
Acciaierie d’Italia chiede di utilizzare la cassa integrazione ordinaria che è finalizzata alle crisi di mercato mentre la domanda di acciaio e il suo prezzo per tonnellata sono a livelli record. E’ un’anomalia di cui il Governo deve rispondere, anche perché riguarda un’azienda in cui ha il 50% di presenza nel Consiglio di amministrazione e una produzione strategica per il Paese.
Non possono essere i lavoratori a continuare a pagare le responsabilità di Arcelor Mittal, lo scontro fra le diverse articolazioni e poteri dello Stato, i colpevoli ritardi negli investimenti industriali e per la sostenibilità ambientale delle produzioni.
Basta rinvii, il Governo ha il dovere di porre termine a una situazione di incertezza insostenibile che dura ormai da anni, scaricando di fatto sui lavoratori gli effetti delle mancate scelte.
Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil.