Migliaia di lavoratrici e di lavoratori dell’industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti, della chimica-farmaceutica, dell’energia, della moda, della plastica, di vetro e ceramica in piazza per chiedere all’UE e ai Governi di agire ora per l’industria e il lavoro.
Mercoledì 5 febbraio un’ampia rappresentanza di lavoratrici e lavoratori dell’industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti, della chimica-farmaceutica, dell’energia, della gomma e della plastica, della ceramica e del vetro e della moda di Fim, Fiom, Uilm, Filctem, Femca, Uiltec sarà a Bruxelles per partecipare alla manifestazione europea organizzata da IndustriAll Europe, il sindacato europeo dell’industria.
La manifestazione si svolgerà a partire dalle 10.30 sotto la sede del Consiglio europeo, in place Jean Rey, per rivendicare un vero piano industriale europeo. Al presidio parteciperanno i sindacati e i lavoratori dell’industria di tutta Europa, per chiedere all’UE e ai Governi di agire ora, in quanto sono necessarie risposte concrete e urgenti per governare e non subire la transizione ecologica.
A causa della mancanza di una chiara strategia e di un piano industriale europeo, di decisioni aziendali sbagliate e di ritardi negli investimenti nell’industria, la deindustrializzazione non è più una minaccia, ma una realtà.
Le cinque richieste per un vero piano industriale europeo sono: investire nella formazione delle lavoratrici e dei lavoratori per garantire una giusta transizione ed evitare licenziamenti; prevedere una politica industriale con forti investimenti pubblici per una crescita inclusiva a condizionalità sociali integrate in tutti gli investimenti pubblici; investire in reti e infrastrutture moderne per un’energia stabile, conveniente, affidabile e a basse emissioni di carbonio; rafforzare la contrattazione collettiva e la partecipazione dei lavoratori al processo decisionale; garantire pratiche di acquisto eque e la due diligence sui diritti umani lungo le catene di fornitura.
Si alterneranno sul palco le delegate e i delegati delle diverse realtà industriali più rappresentative e saranno presenti alla manifestazione i segretari generali di Fim, Fiom, Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma, Rocco Palombella e i segretari generali di Filctem, Femca, Uiltec, Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Daniela Piras.
Uffici stampa
Fim Femca - Fiom Filctem - Uilm Uiltec
Roma, 28 gennaio 2025
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A causa della mancanza di una chiara strategia e di un piano industriale europeo, di decisioni aziendali sbagliate e di ritardi negli investimenti nell’industria, la deindustrializzazione non è più una minaccia, ma una realtà.
CINQUE AZIONI IMMEDIATE PER SCONGIURARE LA DEINDUSTRIALIZZAZIONE
Proteggere la nostra forza lavoro e le capacità industriali
Implementare una moratoria sui licenziamenti forzati e la dismissione di asset industriali attraverso piani negoziati e un SURE 2.0 per investire sulle
nostre persone.
Potenziare gli investimenti: fermare l'austerità
Rivedere le regole fiscali per finanziare iniziative per la transizione sociale e verde.
Utilizzare gli appalti pubblici per stimolare la domanda
Utilizzare le condizionalità sociali negli appalti pubblici per potenziare gli investimenti locali.
Colmare il divario negli investimenti
Sfruttare i fondi UE rimanenti per supportare le nostre industrie.
Garantire la resilienza industriale nei mercati globali
Combattere la sovracapacità globale e il commercio sleale per proteggere i posti di lavoro europei.
Queste azioni sono necessarie nell’immediato: non potremo trasformare l’industria se l’abbiamo già persa. Ma non dobbiamo perdere di vista ciò
che vogliamo dal Piano Industriale della Commissione
CINQUE RICHIESTE DI INVESTIMENTO PER UN VERO PIANO INDUSTRIALE EUROPEO
ORIENTAMENTO VERSO LA TRANSIZIONE GIUSTA
Investire nella formazione per garantire un passaggio equo a industrie sostenibili.
PIANO INDUSTRIALE GLOBALE
Politica industriale attiva con condizionalità sociali integrate in tutti gli investimenti pubblici per una crescita inclusiva.
DIRITTO ALL'ENERGIA
Garantire il diritto all’energia a casa e al lavoro attraverso investimenti in reti e infrastrutture moderne per un’energia stabile, conveniente,
affidabile e a basse emissioni di carbonio.
DEMOCRAZIA SUL LAVORO
Rafforzare la contrattazione collettiva e la partecipazione dei lavoratori al processo decisionale. Niente su di noi si fa senza di noi.
GARANZIE NELLA CATENA DI FORNITURA GLOBALE
Garantire pratiche di acquisto eque e la due diligence sui diritti umani lungo le catene di fornitura.
Insieme, possiamo costruire un'Europa resiliente e sostenibile con buoni posti di lavoro nell'industria per tutti.