Oggi presso lo stabilimento Valvitalia di Due Carrare si è tenuto l’annunciato incontro tra la Direzione Aziendale, la RSU di stabilimento e Fiom e Fim di Padova che è durato dalle 15 a fino oltre le 18.
Inoltre dalle 14.30 fino alla chiusura del tavolo fuori dai cancelli dell’azienda si è tenuto un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici che nonostante le intemperie sono rimasti in strada in attesa di notizie sul loro futuro.
Purtroppo però, anche questo pomeriggio l’azienda ha ribadito che dal loro punto di vista non c’è alcuna alternativa alla chiusura dello stabilimento di Due Carrare con relativo trasferimento dei dipendenti, mentre per le organizzazioni sindacali è sempre più evidente che questa decisione maschera una palese volontà di arrivare al licenziamento di queste lavoratrici e lavoratori.
“Alla luce di quanto dichiarato oggi dall’azienda, quindi, chiediamo che le istituzioni facciano luce sulla vicenda perché non è possibile che questa situazione passi sotto traccia. L’incontro convocato dalla Regione per il 25 febbraio dev’essere un punto di partenza per la definizione di un’alternativa reale e concreta per questi lavoratori e queste lavoratrici. Chiediamo che ci sia la prospettiva per una revisione del piano industriale della Valvitalia che, all’oggi, si basa sostanzialmente solo sulla chiusura del sito di Due Carrare, chiusura che corre il rischio di creare un effetto a cascata su tutti gli altri stabilimenti del gruppo”. Hanno dichiarato alla fine dell’incontro Michele Iandiorio della Fiom di Padova e Luca Gazzabin della Fim di Padova.
Fiom Padova - VALVITALIA: La proprietà conferma la volontà di chiudere lo stabilimento di Due Carrare
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