Giovedì, 26 Dicembre 2024

Fiom Belluno - ACC: il 20 aprile saremo sotto il MiSE per rivendicare il nostro diritto ad essere convocati e consultati dal Ministro Giorgetti per quanto riguarda il futuro del progetto Italcomp

 

Il ministro dello sviluppo economico Giorgetti annuncia dopo il vertice con i governatori di Piemonte e Veneto “Italcomp si può fare, ma a modo mio”.

Il governo precedente presentò in tre sedi istituzionali il progetto: alla prefettura di Torino il 15 settembre 2020, alla prefettura di Belluno il 2 ottobre 2020 e al MiSE il 12 novembre 2020. Quello presentato era un piano pregno di politica industriale che puntava alla costituzione del polo italiano del compressore guidato da una NewCo a larga maggioranza pubblica (70% tra Invitalia e regioni) impegnata in ingenti investimenti di prodotto e di processo per arrivare in tre anni al pieno allineamento competitivo con la concorrenza asiatica, all’utile e alla conseguente privatizzazione.

Ora il governo, senza alcuna consultazione con le parti sociali annuncia alle regioni interessate un totale stravolgimento del piano con una NewCo a maggioranza privata, controllata dai relativi investitori (senza sapere se saranno fondi o imprenditori). Non è più politica industriale, ma è cessione di due aziende in crisi ai privati perché la gestiscano, sostenendoli in una operazione quanto mai complicata con un contributo pubblico a fondo perduto, non a caso citando il “modello Corneliani” il cui controllo è in mano ad un fondo privato.

La soluzione prospettata è assai poco convincente, servono forti investimenti, assenti da oltre 10 anni, per ridare competitività ad Acc e per reindustrializzare ex Embraco, con il vecchio progetto l’intervento pubblico si caricava l’onere dello sforzo per poi consegnare ai privati una macchina funzionante.

Per quale motivo investitori privati dovrebbero ora esporsi, quasi da soli, in una operazione tanto rischiosa e poco remunerativa? Se il governo ha in mano una soluzione con qualche fondo od imprenditore pronti a collocare ingenti investimenti per il salvataggio, ce lo dica!

 

Nulla si è detto ieri sulla questione per noi più urgente: Italcomp vecchia o nuova che sia non può partire se Acc non viene messa in sicurezza con l’immediata erogazioni di fondi per sostenerla.

 

Il totale silenzio nei comunicati governativi è drammatico! Acc sta rinunciando agli ordini, tagliando la produzione e il salario ai lavoratori!!! E nel giro di poche settimane fermerà le produzioni!! Un autentico omicidio industriale!!!

Il governo deve far arrivare subito un finanziamento ad Acc, ci permettiamo di suggerire, magari dal fondo istituito dall’art. 37 del D.L. Sostegni che lo stesso governo ha annunciato in pompa magna con il ministro bellunese, di aver istituito proprio per il salvataggio dello stabilimento di Mel.

Per ultimo, ma di gravità inaudita, il Governo realizza un’autentica condotta anti sindacale. Tradendo di fatto gli impegni del premier Draghi per una nuova stagione di concertazione, Giorgetti non ha ancora mai convocato e consultato su Acc ed Embraco le organizzazioni sindacali e con loro oltre 700 lavoratrici e lavoratori, che attendono il tavolo da oltre 5 mesi!! Tutto cioè è una gravissima violazione dei più elementari principi di correttezza, lealtà, trasparenza e serietà nelle relazioni industriali.

Non lo sopporteremo ancora a lungo e per questo il 20 aprile saremo con le lavoratrici e i lavoratori sotto il Ministero dello Sviluppo Economico per essere ascoltati e consultati sul loro futuro e su quello delle loro famiglie!

 

 

Belluno, 16 aprile 2021

Fim Fiom Uilm Belluno

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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