Nella giornata odierna, giovedì 25 giugno 2020, un’altra vita è stata spezzata dentro un luogo di lavoro.
Presso la DR Costruzioni di Maerne di Martellago, Michele Favaro di anni 54, questo il nome del lavoratore, è rimasto schiacciato mentre operava su una macchina piegatrice.
Inutili i soccorsi che non hanno potuto fare nulla se non constatare l’ennesimo infortunio mortale in un’azienda del territorio veneziano.
Tutto ciò è inaccettabile e ci interroga sul modello produttivo fatto di tempi di lavoro compressi, di scadenze da rispettare, di precarietà ma soprattutto di riduzioni sempre più consistenti in termini di prevenzione e sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro.
Fim Fiom e Uilm di Venezia, e tutti i metalmeccanici della provincia, si stringono attorno alla famiglia di Michele Favaro esprimendo vicinanza e condividendone il dolore.
La fase che stiamo attraversando, il rientro dal lockdown, con tutte le preoccupazioni determinate dall’emergenza sanitaria ancora in atto, rischia di caratterizzarsi per una continua e spasmodica ricerca nella riduzione dei tempi e dei costi al fine di poter recuperare quanto perso durante la fase più acuta dell’emergenza che ha visto tante aziende limitare la loro attività se non vere e proprie serrate.
Il rischio di perdere il lavoro o di tagli consistenti alla retribuzione, per effetto delle tante procedure di CIG, rendono i lavoratori più deboli e ricattabili comportando di fatto situazioni di scarsa sicurezza e di controlli pressoché inesistenti da parte degli organi preposti.
Gli organi inquirenti accerteranno le cause di questa ennesima morte sul lavoro ma la domanda che ci facciamo è: cosa faranno gli enti preposti per evitare che simili disgrazie non si ripetano?
Non si contano più le iniziative territoriali e nazionali per sensibilizzare la politica sul tema della prevenzione nei luoghi di lavoro, una prevenzione che passa anche attraverso il rispetto degli impegni presi a livello Regionale quasi due anni fa e rimasti lettera morta senza che agli atti formali seguissero delle vere e proprie iniziative concrete.
Fim Fiom e Uilm di Venezia nel denunciare i tanti proclami, le tante chiacchiere della politica Regionale sul tema della sicurezza chiamano la stessa ad un’assunzione di responsabilità mettendo in campo iniziative straordinarie affinché nessun’altra famiglia abbia a ricevere simili drammatiche e devastanti notizie.
Su questi temi chiederemo un incontro urgente al Prefetto di Venezia riservandoci ulteriori iniziative di sensibilizzazione, perché deve essere chiaro a tutti che la sicurezza non è un costo ma un diritto ed un investimento.
Le Segreterie Provinciali di Fim Fiom e Uilm di Venezia
Venezia lì, 25 giugno 2020