Sono stati mesi lunghi, mesi pieni di incertezze, mesi di lotta sindacale e di fatica, ma alla fine hanno vinto i lavoratori. E’ stata una vertenza che da essere del lavoro è diventata una vertenza dell’intero territorio per la difesa di un sito produttivo che ha sempre caratterizzato il camposampierese e che ha ancora molto da dare. Non si può dimenticare la presenza costante dei sindaci dei paesi circostanti che in prima persona sono anche saliti in presidio sul tetto della fonderia e l’impegno del prefetto e delle forze dell’ordine che hanno garantito il rispetto dei lavoratori. La fonderia ha vissuto momenti storici in questi duri mesi come l’ingresso dei vescovi di Padova e Treviso all’interno dei cancelli dell’Anselmi durante la lunga occupazione e la messa di solidarietà celebrata nel cortile dal parroco di Camposampiero.
Ha vinto il lavoro e la tenacia, hanno vinto la determinazione dei lavoratori e delle lavoratrici della Fonderia Anselmi e delle loro famiglie. Finalmente la procedura si è espressa in maniera positiva e ha accettato la proposta di acquisto della Fonderia Ariotti di Brescia che ha partecipato per due volte all’asta indetta per l’acquisto della fonderia di Camposampiero.
I 113 dipendenti della Fonderia Anselmi aspettavano questo momento dal 19 dicembre 2016, giorno in cui è iniziata la vertenza, in un’estenuante tira e molla portato avanti per 6 mesi fra procedure arzigogolate, faccendieri e speculatori, fallimenti, tavoli di confronto, occupazioni, presidi, scontri. Fondamentale la risolutezza dei sindacati e la compattezza di RSU e lavoratori nel perpetuare un fine comune, nell’essere uniti e solidali in questi mesi difficili.
Finalmente l’Anselmi ha un nuovo proprietario e soprattutto una dirigenza che ha presentato un piano industriale e che conosce la materia visto che la Fonderia Ariotti possiede già uno stabilimento produttivo in Franciacorta con 140 dipendenti. La Ariotti è stata dichiarata formalmente vincitrice dell'asta il 17 maggio e in questi giorni si sta procedendo con tutte le pratiche burocratiche legate a questo tipo di acquisizione. Ora la nuova società avrà 30 giorni per effettuare il rogito di un milione e mezzo di euro, la cifra presentata in occasione della prima asta di un mese fa.
In attesa dell'auspicata ripresa dell'attività lavorativa del sito in Regione sono stati esaminati gli aspetti della vertenza che riguardano la richiesta della cassa integrazione straordinaria, già inviata al ministero del Lavoro, e le motivazioni per cui non è stato possibile l’intervento di Veneto Sviluppo e la mancata partenza del progetto di tutela ambientale destinato ai lavoratori che hanno vissuto senza stipendio da dicembre.