I lavoratori delle Fonderie Anselmi hanno deciso di occupare, a partire dalle ore 20 di mercoledì 15 marzo, lo stabilimento di Camposampiero dopo che la proprietà non ha risposto all'ennesima richiesta di far partire la cassa integrazione guadagni straordinaria.
La proprietà ha così fatto capire che richiederà la CIGS solo se i dipendenti rinunceranno agli stipendi degli ultimi tre mesi. Questo ricatto sulla pelle dei lavoratori che, nonostante le mille difficoltà e la mancanza di un salario, hanno garantito la sicurezza e la tenuta degli impianti e delle strutture, è veramente inaccettabile.
Sono state, inoltre, rifiutate le proposte di acquisizione della Zen e della Ariotti dimostrando, per l'ennesima volta, il poco interesse a far ripartire a breve il sito produttivo.
I lavoratori sono esasperati e chiedono il pagamento degli stipendi da dicembre ad oggi, la partenza della CIGS e un vero impegno costruttivo di tutte le parti per la ripartenza dell'azienda nel minor tempo possibile. Finché la proprietà e le procedure con i loro numerosi consulenti non cambieranno atteggiamento e non procederanno a garantire ai lavoratori ciò che loro spetta di diritto la fonderia rimarrà occupata.
E' stata inoltre convocata un'assemblea dei lavoratori per le ore 16 di oggi (giovedì 16 marzo) per poter definire le prossime azioni da intraprendere.
Il segretario della Fiom-Cgil di Padova Loris Scarpa presente all'assemblea e all'occupazione ha dichiarato "La situazione è grave e inaccettabile. E' inaudito che per poter attivare la cassa integrazione guadagni straordinari la proprietà chieda ai lavoratori di rinunciare agli stipendi! I lavoratori vanno difesi e non ricattati! Così vogliono farci chiudere e perdere l'opportunità di ripartire! Ma noi non accettiamo questo piano, siamo decisi ad andare avanti e ora occupiamo per dare forza alla nostra voce!"