Nella giornata odierna si sono svolti i presidi, dalle ore 9 alle 11, in entrambi gli stabilimenti veneti della Lafert (San Donà di Piave e Noventa di Piave), le OO.SS. e le Rsu valutano positivamente l’alta adesione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori. Esprimiamo nel contempo una forte preoccupazione, condivisa da tutte le maestranze LAFERT, a seguito della decisione aziendale di chiudere lo stabilimento di Fusignano (Ravenna).
Considerato che in quello stabilimento si era tornati a lavorare a tempo pieno e gli ordinativi segnavano un valore positivo (più 65 per cento rispetto all’anno precedente), riteniamo che la crisi si potesse gestire attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali ampiamente disponibili.
Per quanto riguarda gli stabilimenti veneziani, la prossima settimana nei reparti di ricerca e sviluppo motori, la cassa integrazione impatterà pesantemente, con 5 giorni nello stabilimento di San Donà di Piave e 4 giorni nello stabilimento di Noventa di Piave.
Le fermate, inoltre, si avranno in quei reparti che riteniamo essere strategici e fa apparire poco lungimirante, per non dire fallimentare, la strategia industriale adottata fino a qui.
Durante una delle tante riunioni effettuate l’azienda ci ha comunicato di voler tenere i clienti che fatturano un elevato importo e abbandonare tutti gli altri piccoli clienti che ordinavano poche quantità di motori o davano pochi margini.
Lo stabilimento di Noventa di Piave ha una capacità produttiva di quasi 4000 motori alla settimana e ad oggi vengono prodotti meno della metà.
Il capogruppo Sumitomo ha coperto per ora le perdite economiche, ma non sappiamo se la cosa avverrà ancora in seguito.
Riteniamo queste scelte, in un contesto attuale del mondo del lavoro, sbagliate e, come troppo spesso succede, le conseguenze di queste scelte le stanno pagando le lavoratrici e i lavoratori.
Serve necessariamente un cambio di passo, un piano industriale che rilanci l’azienda, le attività e le professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori senza chiusure o licenziamenti, in caso contrario saremo costretti a mobilitarci nuovamente.
Fiom Venezia - Lafert: alta adesione allo sciopero, serve un cambiamento
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